Dott.ssa Alessia Storti

Articoli dal blog

ALIMENTAZIONE E CAPELLI

Febbraio 1, 2021

L'alimentazione come prevenzione alla caduta dei capelli e alimentazione come arma per rendere i capelli belli, forti e luminosi.

Una mia intervista tratta dalla rivista RIZA "alimentazione naturale" in edicola dal 3 dicembre

A OGNI CHIOMA

IL SUO MENU DI BELLEZZA

FRAGILI, GRASSI, SECCHI, OPACHI: SONO TANTE LE PROBLEMATICHE
CHE POSSONO MINARE LA BELLEZZA DEI CAPELLI, SOPRATTUTTO CON IL PASSARE
DEL TEMPO. LA CAUSA E LA SOLUZIONE SI TROVANO (ANCHE) NEL PIATTO.

Ora sono grassi. Poi sono secchi. Arriva il cambio di stagione e cominciano a cadere. Per non parlare di quando inizia la forfora e, con essa, il disagio.
Stiamo parlando dei capelli, uno degli specchi del benessere del nostro organismo. Infatti, quei sottilissimi filamenti organici che adornano la nostra testa altro non sono se non la cartina al tornasole di ciò che ci succede se mangiamo male, se siamo stressati o se abbiamo qualche patologia ancora non diagnosticata.
Cercare aiuto da un professionista per cadute di capelli troppo abbondanti, per forfora persistente o per la temibile dermatite seborroica è importante, ma non bisogna dimenticare che è a tavola che troviamo la prima medicina per mantenere i capelli sani e belli. A maggior ragione con il passare dell’età, dal momento che anche la chioma invecchia insieme a noi: non solo perché perde gradualmente il suo colore naturale, ma anche perché già verso i 40 anni i capelli tendono a diventare più sottili, e quindi più
fragili. Approfondiamo l’argomento con Alessia Storti, biologa nutrizionista esperta in tricologia (www.alessiastorti.it).

CADUTA ECCESSIVA
Può essere colpa di un regime
alimentare troppo rigido o ipocalorico.

«Una delle problematiche principali, quando si parla di capigliatura, è il diradamento dei capelli sia nell’uomo che nella donna - spiega Alessia Storti, biologa nutrizionista esperta in tricologia - Nel primo caso, la conseguenza estrema è la calvizie. Solitamente nell’uomo la caduta dei capelli è localizzata nella parte sommitale del cranio, mentre nella donna
può interessare tutta la testa. Il diradamento può essere anche stagionale (telogen effluvium), un fenomeno del tutto normale, ma che può diventare acuto». Tra le cause della caduta dei capelli c’è in primis lo stress, seguito da un’alimentazione poco bilanciata o del tutto scorretta: la colpa è da ricercare anche nelle diete estreme o ipocaloriche.
Recenti studi hanno portato l’attenzione anche sulla sindrome dell’ovaio policistico: sembra che questa condizione, affrontabile con alimentazione
bilanciata e pillola anticoncezionale, concorra alla caduta dei capelli. Dopo il parto e durante l’allattamento, questo fenomeno è più che normale. Con la
menopausa finisce anche la produzione degli estrogeni, ormoni che proteggono la chioma, pertanto ci può essere una caduta fisiologica.
Se la caduta si concentra sulla parte anteriore, potrebbe trattarsi di un problema tiroideo.

OCCHIO
AGLI SQUILIBRI
DI SALI MINERALI

Sulla caduta dei capelli incidono anche malattie come l’ipotiroidismo non riscontrato e non curato; la mancanza di sali minerali come rame, selenio
zinco e magnesio e le anemie non curate.

Di cosa hai bisogno

Soia, uvetta e farina di avena rinforzano i capelli

La calvizie è causata principalmente da una componente genetica, su cui non è possibile agire. Ma per tutti quei fenomeni causati da stress, lunghe diete fai da te o alimentazione sbilanciata, ci sono alcuni superfood utili. Non saltare mai le cinque porzioni di verdura quotidiane, soprattutto di
colore scuro come radicchio, spinaci e broccoli, che hanno più ferro. Preferisci la frutta ricca di vitamina C, potente antiossidante, come le arance. Gli alimenti con Omega 3 come pesce azzurro, noci e semi di lino possono fare la differenza nella tua chioma, insieme alle fonti di betacarotene. Anche i legumi, come la soia, fanno bene ai capelli:
danno le proteine giuste per ispessirli. La lista della spesa prevede anche gli alimenti ricchi di cisteina come pollo, uova, aglio e cipolla, cavoletti di Bruxelles, yogurt e farina di avena. Ottimi i cereali integrali. «È consigliabile evitare tutto ciò che è raffinato - spiega Storti

  • i cibi integrali sono più ricchi di ferro
    e zinco». Se consumati in quantità adeguata,
    anche i latticini sono utili alla
    salute dei capelli. Per integrare il silicio,
    sì a banane, patate e uvetta.

IL TÈ VERDE È L’ALLEATO D I TUTTE LE CAPIGLIATURE

La forfora, causata da un eccesso di sebo sul cuoio capelluto, è collegabile a un consumo eccessivo di alimenti ricchi di grassi. Invece una disfunzione enzimatica, disordini alimentari, stress, shampoo troppo alcalino, tinture aggressive o troppo cloro possono portare alla dermatite seborroica, un’infiammazione che causa prurito occasionale, forfora e desquamazione.
Solitamente questa patologia viene trattata con prodotti antifungini, oltre che con un’attenzione a ciò che mettiamo nel piatto. Anche i capelli secchi ci dicono qualcosa del modo in cui mangiamo.
È un grido d’aiuto: manca l’acqua! Ma può essere colpa anche dell’ipotiroidismo o di carenze vitaminiche o di Omega 3. Infine, i capelli si ingrassano quando si consumano troppi alcolici, alimenti non cotti in
modo adeguato, fritti, cioccolato, salumi e insaccati.
Dall’Oriente la bevanda preziosa Alla base delle problematiche legate ai capelli, comunque, ci sono una maggiore espressione dell’enzima 5-alfa-reduttasi e una maggiore presenza di recettori androgeni nei follicoli. L’enzima determina una più intensa conversione del testosterone nella forma chiamata DHT, che viene captata dai numerosi recettori. Tutto
questo crea problemi come la caduta dei capelli, la forfora e l’eccesso di sebo. Tutto quello che si fa - alimentazione, assunzione di integratori, cure topiche - mira a ridurre l’azione dell’enzima 5-alfa-reduttasi. Numerosi studi hanno messo in evidenza che il tè verde può essere un valido alleato contro questo fenomeno. Infatti, la bevanda contiene EGCG, epigallocatechina gallato, uno dei principali antagonisti del famoso 5-alfa-reduttasi. Bevine fino a 5 tazze al giorno, non zuccherato - compatibilmente con le intolleranze alla teina o al nichel.

L’ESPERTA SUGGERISCE
UNA DIETA DISSOCIATA

Prendersi cura dei propri capelli significa avere uno stile di vita attento alle proprie necessità, quanto più possibile lontano da situazioni stressanti e cibi dannosi per la salute. Quale tipo di alimentazione seguire? Risponde la dottoressa Alessia Storti: «Meglio optare per una dieta dissociata: in un pasto consumiamo carboidrati, mentre nell’altro privilegiamo le proteine.
Se non abbiamo tempo per cucinare, riserviamo le proteine a pranzo, scegliendo un piatto di pasta alla sera, quando possiamo rilassarci». È utile
anche evitare i cibi nemici dei capelli: fritti e soffritti, cioccolato, insaccati e carni alla griglia o affumicate. Si tratta di alimenti da consumare con moderazione, mentre ricordiamo che occorre mangiare tanta frutta e verdura.

IN PIÙ: LE SOLUZIONI MIRATE PROPOSTE DALLA NUTRIZIONISTA

SECCHEZZA
Aumenta acqua e Omega 3

Contro la secchezza, il primo alimento consigliato dalla dottoressa Storti è l’acqua. «Bisogna berne almeno un litro e mezzo (ma anche due) al giorno, aiutandosi con il tè verde. Consumiamo pesce e frutta secca per integrare i
grassi Omega 3 e, per colmare le carenze vitaminiche, non facciamoci mancare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno».

CAPELLI GRASSI
Non sbagliare le cotture

In caso di capelli grassi o colpiti da forfora, sì a tè verde e frutta e verdura fresca e attenzione alle cotture: «Meglio prediligere cibi bolliti - spiega Storti - Evita soffritti e fritti. Aumenta la quantità di alimenti ricchi di betacarotene come carote, zucca e cavoli: aiutano la riduzione della formazione di forfora, causa primaria dell’ingrassamento del capello».

DERMATITE SEBORROICA
Sì alle fonti di cisteina

Contro la dermatite seborroica, si consiglia di assumere integratori ricchi di aminoacidi solforati, cistina e metionina. «In più, gli stessi aminoacidi solforati possono essere integrati anche consumando pollo, uova, peperoni rossi, aglio e cipolla, cavoletti di Bruxelles, broccoli, yogurt e farina di avena», conclude la nutrizionista.

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